sabato 31 gennaio 2009

Sabato 31 gennaio ...primo tempo
Ci sono giorni che riservano grandi sorprese, oggi è stato uno di quelli. Così sono partito di buon'ora, un salto da Lecce a Otranto per ritemprare la mente e godere dell'aria di mare.

E' la fortuna principale di noi Salentini, quella di vivere fra due mari, così diversi, così belli, così vicini da permettere di scegliere la meta a seconda del vento e dell'umore. Vuoi il mare calmo? Ascolti il vento e parti! Se è tramontana vai sullo Ionio, se è scirocco ti conviene restare sull'Adriatico. Ma oggi il problema non c'è, il vento è calmo e il mare si adegua dappertutto, e poi siamo in inverno, uno vale l'altro. Decido di andare a trovare una vecchia amica.

Fermarsi a guardare quella signora meravigliosamente incastonata in quel diamante naturale che è la costa a sud di Otranto ha sempre rappresentato il raggiungimento di un momento di grazia, la visualizzazione in immagine di una poesia.

Non avevo ancora visto la torre Minervino dopo i restauri, ed eccola, il tempo di tirare il freno a mano e scendere, è lì a pochi passi dalla strada, disponibile a farsi ammirare come una vecchia signora ancora civettuola dopo cinquecento anni.

Torre Minervino

Mi siedo a guardarla per qualche momento, il posto è in assoluto una delle zone più belle del Salento, questa costa alta a picco sul mare, la quasi assenza di qualsiasi elemento antropico, le rade boscaglie con quegli alberi dalla forma selvaggia, plasmata dalle forti correnti marine, mi aiutano a sentire il primordiale legame con la natura; è quel paesaggio a ricordarmelo, così maestoso, così spettacolare, così splendidamente naturale: cornice ideale per quegli storici monumenti che sono le nostre torri costiere.

Torre Minervino

Beh, sapevo che erano in corso dei restauri alquanto discussi, ma il risultato finale ancora non l'avevo visto; bene ve lo presento: la nuova torre Minervino si presenta linda come si fosse trattato del recupero di un vecchio condominio malandato e rimesso in sesto con un intonachino rosa che ne evidenzia la nuova facciata ripulita, perfettamente risistemata come se fosse stata costruita l'altro ieri.

Ricorda molto le moderne case salentine, tanto di moda di questi tempi: intonaco a colori caldi con superfici scabre, ma mai lisce, non si usa. Il nuovo maquillage in rosa pallido fa da pendant con la forma, un po' rigonfia tanto da farla assomigliare a una sposa, una di quelle ragazze attempate tanto avanti con gli anni da non potersi più permettere un abito bianco.

Un vero peccato dover assistere a un intervento così marcatamente maldestro, queste strutture ormai ridotte a ruderi sono belle così e, quando si decide di intervenire, occorre farlo col garbo e col rispetto che si deve a una vecchia signora, pena il rischio di farla sembrare ridicola.

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